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      «E la Signora?»
      «La Signora, come vi hanno detto benissimo non si piglia molto a cuore questa donna; così almeno ho inteso dire da quelli di casa mia che bazzicano con l'ortolano, o con qualche altro mascalzone del monastero. E poi, faremo la cosa in modo che né la Signora né altri possa sospettare donde il colpo venga».
      «Sai tu ch'ella si allontani dal monastero qualche volta? Hai mezzo per farla uscire?»
      «M'impegno di trovarlo. E non vi posso promettere né pel tal giorno, né per la tale settimana; ma piglierò il tempo, e sarete servito; e non andrà molto».
      «Bravo! e hai tu bisogno d'uomini in ajuto?»
      «Ho bisogno certo d'uomini, non tanto per compire l'opera, come per distornare i sospetti. Quando io vi darò avviso, voi mi manderete dei vostri uomini forestieri, dei più destri e determinati; costoro si lasceranno vedere qualche tempo prima; si parlerà in paese di loro: quando la donna sarà scomparsa...»
      «Va bene, si dirà che è stata rapita da forastieri, sconosciuti, da Bergamaschi».
      «Rapita, o fuggita con essi: quel che si vorrà: o anche l'uno e l'altro perché ho veduto in più d'un caso che il raccontare una storia in diverse maniere serve molto a confondere le teste, e a tener lontani i sospetti dalla verità del fatto».
      «Tu parli come un vecchio, e sai operare da giovane», rispose il Conte. «Io ti manderò gli uomini che mi richiederai: e non avranno altro ordine che di ubbidire ai tuoi».
      Così fu conchiuso l'orribile accordo: Egidio annunziò al Conte che l'indomani ripartirebbe di buon mattino, e che appena giunto a casa, avviserebbe ai mezzi di condurre a buon fine l'impresa.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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