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      Non parlo che di questi sentimenti, perché gli altri tutti orribili e tutti fastidiosi che dovevano nascere in quegli animi in quella situazione non sono da descriversi: basti dire che con tante cagioni di vicendevole ripugnanza una sola cosa le teneva unite, la partecipazione d'un sangue, l'avere una sola coscienza: vivevano insieme come lo sbigottimento e l'audacia, il desiderio di rimpiattarsi e il desiderio di assalire, il rimorso e il delitto vivono insieme nell'anima d'un masnadiero.
      Rivisitate accuratamente le porte, tentati i chiavistelli per accertarsi che fossero ben chiusi, le tre sciagurate s'avviarono insieme verso il luogo più rimoto del quartiere dove Egidio le stava aspettando. L'orrendo concilio fu ragunato: le sciagurate aspettavano ansiose di udire ciò che Egidio avesse a propor loro, e nello stesso tempo stavano col capo levato all'indietro origliando se un qualche romore si sentisse, se qualche suora venisse a bussare, per accorrer tosto, per intrattenerla con qualche pretesto prima di aprire, e dar così tempo ad Egidio di sparire senza lasciare alcun sospetto. Egidio espose loro in due parole il suo desiderio: ch'egli aveva bisogno di tenere Lucia per servire un suo caro amico, che esse dovevano dargli ajuto, che la cosa doveva esser fatta presto e in modo che il sospetto non cadesse né sovra di esse né sovra di lui.
      In una brigata di onesti che deliberi qualche risoluzione da prendersi, ognuno diventa più onesto, il sentimento comune rinforza quello d'ogni individuo che parli, le parole d'ognuno divengono più rigide, più degne, più scrupolose, suppongono sempre un convincimento profondo della persuasione della virtù; e così pur troppo, in una brigata di tristi, ognuno diventa più tristo, perché chi ragiona dinanzi ad un uditorio per picciolo ch'e' sia, generalmente parlando, non teme nulla più che di stonare dagli altri.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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