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      .. voglio dire... sarà castigato rigorosamente. Sì sì uno scellerato, un birbante; ma si farà giustizia. Vossignoria perdoni. Lo faremo saltar fuori il frumento, lasciate fare; a buon mercato, brava gente, fedelissimi vassalli. Il re nostro signore non vuole che si patisca la fame. Avete ragione. La passerà male, se ha fallato, la passerà male. Stia di buon animo; che siamo quasi fuori».
      In fatti la carrozza era giunta in capo alla via, ad ogni passo la folla diveniva più rada, e la carrozza cominciava a scorrere liberamente. Fra i più avanzati alcuni avevano presa la corsa e battevano la strada alla carrozza per vedere se la s'avviava al castello davvero; altri la seguivano lentamente, altri si rimanevano addietro.
      Quivi il Ferrer vide quei soldati, che erano stati spettatori oziosi del tumulto, e stavano ancora lì ritti e ordinati, come per imporre alla moltitudine, per mantener l'ordine, ma in vero per non saper che farsi: Ferrer guardò all'ufiziale con un cenno del volto, che voleva dire: - bell'ajuto che m'avete prestato -: l'ufiziale fece un inchino, e si strinse nelle spalle: Ferrer, in un momento di vanagloria, mormorò fra sè: - oggi è proprio il caso di dire Cedant arma togae -.
      Quando la carrozza ebbe preso il largo affatto, il Vicario, riavuto un po' il fiato, rese grazie umili, e sincere prima a Dio poi al vecchio Ferrer che lo aveva cavato d'un bel fondo.
      «Eh! eh!» diceva Ferrer, al quale i pensieri della vanagloria erano stati interrotti dai pensieri d'una politica nella quale era incanutito.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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