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      - Tanto peggio per un sistema che mette i suoi autori, e i suoi agenti in impicci, dai quali non si possono cavare che dando una parola, che il sistema poi impedisce di mantenere. Dovremmo noi dunque ammettere che i primi falli scusino, anzi santificano quelli che vengon dopo?
      - Eh! con questi argomenti, non si farebbe nulla. Il fondamento della vera sapienza pratica consiste nel prendere gli uomini come sono. - Queste parole proferite così spesso, e sempre così a proposito, queste parole nelle quali i sapienti devono certamente intendere un senso, poiché le pronunziano con tanta sicurezza che passando tanto per le bocche degli uomini non hanno mai perduta la loro forza, e sciolgono tutte le questioni, troncano a maraviglia anche la presente, e ci dispensano dall'internarci in una digressione la quale sa il cielo quanto avrebbe durato. Prendiamo dunque gli uomini come sono, raccontando quello che hanno fatto.
      La folla che al moversi della carrozza, s'era tutta messa in movimento, per tenerle dietro, cominciò a sparpagliarsi, quando la carrozza, vincendo della mano, si allontanò e disparve. Ad ogni crocicchio per cui si passava, ad ogni via che metteva capo sulla via per dove procedeva la folla, una parte di essa se ne scompagnava e ne usciva a destra o a sinistra: chi per andarsene a casa o ai fatti suoi per la più breve, chi per voglia di scialarsi un po' al largo, dopo tante ore di pressa. Di quegli che rimanevano addietro, alcuni si stavano come trasognati, pensando alle imprese di quel giorno, non sapendo bene render conto a se stessi se dovessero essere soddisfatti o no, parendo loro che la cosa fosse imperfetta, che si fosse terminato senza conchiuder nulla di serio, e guardandosi intorno per vedere se la cosa voleva continuare in qualche modo.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802