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      Onde, chiamato il pescatore, e accennando col capo quella macchia biancastra che aveva veduta la notte avanti, e che allora gli appariva ben più distinta, disse: – è Bergamo, quel paese?
      – La città di Bergamo, – rispose il pescatore.
      – E quella riva lì, è bergamasca?
      – Terra di san Marco.
      – Viva san Marco! – esclamò Renzo. Il pescatore non disse nulla.
      Toccano finalmente quella riva; Renzo vi si slancia; ringrazia Dio tra sé, e poi con la bocca il barcaiolo; mette le mani in tasca, tira fuori una berlinga, che, attese le circostanze, non fu un piccolo sproprio, e la porge al galantuomo; il quale, data ancora una occhiata alla riva milanese, e al fiume di sopra e di sotto, stese la mano, prese la mancia, la ripose, poi strinse le labbra, e per di più ci mise il dito in croce, accompagnando quel gesto con un'occhiata espressiva; e disse poi: – buon viaggio – , e tornò indietro.
      Perché la così pronta e discreta cortesia di costui verso uno sconosciuto non faccia troppo maravigliare il lettore, dobbiamo informarlo che quell'uomo, pregato spesso d'un simile servizio da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo; non tanto per amore del poco e incerto guadagno che gliene poteva venire, quanto per non farsi de' nemici in quelle classi. Lo faceva, dico, ogni volta che potesse esser sicuro che non lo vedessero né gabellieri, né birri, né esploratori. Così, senza voler più bene ai primi che ai secondi, cercava di soddisfarli tutti, con quell'imparzialità, che è la dote ordinaria di chi è obbligato a trattar con cert'uni, e soggetto a render conto a cert'altri.


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I promessi sposi
di Alessandro Manzoni
pagine 798

   





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