Pagina (360/798)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. E poi, perché aspettar tanto? Non è vero che, con quel poco che abbiamo in serbo, si sarebbe campati là, anche quest'inverno? Così camperemo qui. De' curati ce n'è per tutto. Vengono quelle due care donne: si mette su casa. Che piacere, andar passeggiando su questa stessa strada tutti insieme! andar fino all'Adda in baroccio, e far merenda sulla riva, proprio sulla riva, e far vedere alle donne il luogo dove mi sono imbarcato, il prunaio da cui sono sceso, quel posto dove sono stato a guardare se c'era un battello".
      Arriva al paese del cugino; nell'entrare, anzi prima di mettervi piede, distingue una casa alta alta, a più ordini di finestre lunghe lunghe; riconosce un filatoio, entra, domanda ad alta voce, tra il rumore dell'acqua cadente e delle rote, se stia lì un certo Bortolo Castagneri.
      – Il signor Bortolo! Eccolo là.
      Signore? buon segno
      , pensa Renzo; vede il cugino, gli corre incontro. Quello si volta, riconosce il giovine, che gli dice: – son qui –. Un oh! di sorpresa, un alzar di braccia, un gettarsele al collo scambievolmente. Dopo quelle prime accoglienze, Bortolo tira il nostro giovine lontano dallo strepito degli ordigni, e dagli occhi de' curiosi, in un'altra stanza, e gli dice: – ti vedo volentieri; ma sei un benedetto figliuolo. T'avevo invitato tante volte; non sei mai voluto venire; ora arrivi in un momento un po' critico.
      – Se te lo devo dire, non sono venuto via di mia volontà, disse Renzo; e, con la più gran brevità, non però senza molta commozione, gli raccontò la dolorosa storia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I promessi sposi
di Alessandro Manzoni
pagine 798

   





Adda Bortolo Castagneri Bortolo Renzo Bortolo Renzo