Pagina (758/798)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Orsù, riprese poi, voltandosi a Renzo, e prendendolo per una mano: noi due non abbiam più nulla da far qui: e ci siamo stati anche troppo. Andiamo.
      – Oh padre! – disse Lucia: – la vedrò ancora? Io sono guarita, io che non fo nulla di bene a questo mondo; e lei...!
      – È già molto tempo, – rispose con tono serio e dolce il vecchio, – che chiedo al Signore una grazia, e ben grande: di finire i miei giorni in servizio del prossimo. Se me la volesse ora concedere, ho bisogno che tutti quelli che hanno carità per me, m'aiutino a ringraziarlo. Via; date a Renzo le vostre commissioni per vostra madre.
      – Raccontatele quel che avete veduto, – disse Lucia al promesso sposo: – che ho trovata qui un'altra madre, che verrò con questa più presto che potrò, e che spero, spero di trovarla sana.
      – Se avete bisogno di danari, – disse Renzo, – ho qui tutti quelli che m'avete mandati, e...
      – No, no, – interruppe la vedova: – ne ho io anche troppi.
      – Andiamo, – replicò il frate.
      – A rivederci, Lucia...! e anche lei, dunque, quella buona signora, – disse Renzo, non trovando parole che significassero quello che sentiva.
      – Chi sa che il Signore ci faccia la grazia di rivederci ancora tutti! – esclamò Lucia.
      – Sia Egli sempre con voi, e vi benedica, – disse alle due compagne fra Cristoforo; e uscì con Renzo dalla capanna.
      Mancava poco alla sera, e il tempo pareva sempre più vicino a risolversi. Il cappuccino esibì di nuovo al giovine di ricoverarlo per quella notte nella sua baracca. – Compagnia, non te ne potrò fare, – soggiunse: – ma avrai da stare al coperto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I promessi sposi
di Alessandro Manzoni
pagine 798

   





Renzo Lucia Renzo Lucia Renzo Lucia Renzo Lucia Cristoforo Renzo Compagnia