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      Singolare uomo è M. Scudo, in quanto la sua maniera di far la Critica, non corrispondendo alle odierne condizioni della Società, la quale vuole Scienza e non garrulità e declamazioni, rimane solamente un ingenuo passatempo dell'Autore. Adunque il Mercadante, avendo compreso il destinato della Musica ed avendolo effettuato, è grande ed originale, e non anela altra gloria che la propria.
      Dicemmo che il Mercadante dipinse l'Età romana, ma vogliamo spiegare quel che intendiamo con ciò, per cavarne altro argomento in favore della originalità di questo Maestro. Quando affermiamo che il Mercadante ci dipinse l'Età romana, non intendiamo che egli ci dipinse Roma quale fu, ma quale può trovare eco negli animi nostri. La Roma antica si trova espressa solamente in Tito Livio, Tacito, Virgilio, Orazio, ecc. Ora l'aver creato alcune Musiche, le quali, mentre ci fanno sentir l’aura romana, ci lasciano moderni, è grande argomento dell'originalità del Mercadante. Si sa dagli studiosi dell'Arte che gli Artisti, allorquando prendono un soggetto dal passato, debbono risolvere un problema difficilissimo, perché se con estrema fedeltà e sin negli accessori ci dipingono le Età passate, cadono nel freddo e rimangono estranei a' mutati sentimenti dalla Società; e se da un altro canto tramutano affatto il soggetto passato, temono d'incontrare il ridicolo. L'Artista vero ed originale armonizza questi estremi, e conservando il fondo all'Età scorsa, il quale è eterno come lo Spirito che lo genera e trova sempre eco presso tutti i Popoli, ne modifica l'accidentale forma.


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La ragione della musica moderna
di Niccola Marselli
Editore Detken Napoli
1859 pagine 218

   





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