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      Egli come si desta quel sentimento, avrebbe dovuto destare quella frase libera e sciolta: così nel largo sarebbe stata verità e varietà. Una cabaletta piena di fuoco e di furore spunta dal coro sommesso de' guerrieri, e termina perdendosi nel silenzio ch'essi s'impongono a vicenda; ma un'aria inutile all'azione non può ascoltarsi con rassegnazione nella Musica del Verdi, ove tutto concorre alla viva dipintura drammatica.
      Le pecche del Cammarano in questa Poesia sono innumerevoli: egli presenta al Maestro, al finale del secondo atto, una situazione quasi pari a quella con cui termina il primo atto. Sono due rivali che s'incontrano per avventura presso la donna amata. Ed il Verdi fa il poter suo per creare un vario e bel finale, e consegue lo scopo. Io ammiro nel finale del secondo atto il modo con cui s'introduce: v'è in qualche maniera nel canto della donna il palpito di chi rivede una creatura amata che teneva spenta; ed è pure dominante e bellissima la frase nelle parole
     
      Se' tu dal ciel discesoO in ciel son io con te?
     
      Bene intrecciate sono le frasi del Conte e di Manrico, e bene adattate le frasi di quello, e l'insieme del finale bellissimo. Onde il secondo atto sì per la determinazione de' caratteri che per l'espressione del concetto generale, è superiore al primo ed anche al terzo come vedremo.
      ATTO III. Il terzo atto incomincia con un coro di guerrieri, il quale, bene istrumentato, ha poco calore, e poco esprime il soldato che anela di mischiarsi nella pugna. Azucena che s'aggirava d'attorno al campo ove stava ad oste il Conte di Luna, fu presa e condotta innanzi a lui.


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La ragione della musica moderna
di Niccola Marselli
Editore Detken Napoli
1859 pagine 218

   





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