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      Facciamo di essere moderni, e non disdegniamo di assimilarci gli elementi vitali delle altre contrade, come a dire le ricchezze della Musica alemanna. Non gridate ai barbari innanzi di aver lungamente meditato e attentamente sentito quelle creazioni artistiche che furono frutto di anime profonde, e che commossero eziandio i due Mondi. Non obbliate che la Musica moderna deve lasciare splendere il Sentimento puro e solo, e che deve determinare fortemente. Non più molli trilli e queruli gorgheggi, non lunghe e obbligate cadenze, non canti ripetuti, o ripetuti sì, ma per intima necessità del sentimento, non motivi adagiati su di opposti caratteri, non pezzi ridotti per istrumenti con vuoto artifizio d'inutili variazioni. Se amate di render destra la vostra mano a fine di signoreggiare gli avori del piano-forte, fatelo pure tra le pareti della vostra dimora, ma non infastidite gli animi con siffatti tours de force o giostre musicali, riducendo la Musica ad un giuoco artifiziale; non operate a casaccio, ma un pensiero vi guidi nella scelta e nella disposizione dei canti; non generate un'accozzaglia sdrucita e da meno del lavoro di mosaico, ma volgete la mente a creare ligami e passaggi da canto a canto rispondenti al carattere dell'Opera da cui traete i motivi; apparecchiate e conchiudete il pezzo ridotto, se vi piace, con pensieri musicali vostri, ma innanzi di darvi all'opera ponetevi una mano sul cuore, e vedete se siete capaci di rimaner pari all'altezza dell'ingegno che creò le melodie le quali intendete a collegare.


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La ragione della musica moderna
di Niccola Marselli
Editore Detken Napoli
1859 pagine 218

   





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