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      Altro non mi resta a dire se non che io le faccio un Brindex di buona grazzia mantovana, ruzzente, mordente, saltante et brillante dentro a uno di questi bicchieroni senz'acqua et ella si ricordi di farmi ragione con uno de' suoi bicchierini da acqua di vita, et mezzo acqua, ricordandole che mi resta debitore d'un bicchiero del suo vino che mi voleva far provare quella mattina che ella mi dette a mangiare quel gambo di Carciofo, che mai se ne volse ricordare, però se ella hebbe poca memoria in quella la prego ad haverla grande et profonda in questo mio negotio, et del tutto gli resterò per sempre obligato. Non altro a lei et alla Ser.ma Madama mia protetrice mi raccomando, et a tutta la pargoletta et regia prole, di Mant.a il dì 20 Marzo 1597.
      Di V. A. S.
     
      Aff.mo Amico
      TRISTANO MARTINELLIalias Arlechino.
     
      Dò nova a V. A. S. come il S.e Dottore Patestrina si trova qua amalato sull'hosteria del Sole.
     
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      Al Molto Ill.e Sg.r mio Col.moIl Sig. Secretario BELISARIO VINTA.
     
      Molto Ill.o Sig. Mio
     
      Quindici giorni sono io scrissi a V. S. un plico che andava a S. A. S. con una suplica et una letera burlevole, pregando S. A. farme gracia di dar ordine al Monte di pietà che dovessero tenire li miei denari ancora per un anno avenire et darmi i soliti utili, che sempre mi ano datto, et in particolare li uttili de lanno pasatto 1611, et dubitando che V. S. non abia ricevuto detto plico, con locasione di questo gentiluomo mantovano mio amico io glio vòlsiuto scrivere quest'altra pregandola farmi gratia di favorirmi segondo il suo solito con S. A. acio possa avere la mia entratta del anno pasatto che sono Ducati cento et venti perchè il capitale è Ducati duemila et quattrocento, sì che Sig. mio caro io fo ricorso a V. S. come sempre o fatto che la mi voglia aiutare in questo mio bisogno che del tutto gliene resterò con obligo infinito et pregaro sempre il S.r Idio per lei et per la sua famiglia, et veramente se non potesse avere questa gratia mi sarebe un gran dano a casa mia, però la prego a non mancare, io gli mando anco un altra suplica come era laltra aciò la ne abia una, la mi farà anco gratia di avisarmi se la ricevuto detto plico, se la non la ricevuto io scriverò un altra letera burlevole come era laltra a S. A. S. con la copia della letera che mia scritto la Regina di Francia la quale è mia Comadre per avermi fatto tenire in suo nome un figliollo a battesimo, 3 mesi sono, per hora non li diro altro se non che la mi tenga nè la sua buona gratia et N. S. la conserva in vita con tutti i suoi di casa.


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L'epistolario d'Arlecchino
(Tristano Martinelli 1556-1631)
di Tristano Martinelli
Editore Bemporad Firenze
1896 pagine 61

   





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