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      E veramente riparo alcuno non si poteva opporre al torrente impetuoso che già affogava le menti; conciossiachè in simili casi l'uso valga assai più dei precetti, e l'uso avesse sconvolto una intiera, una innocente generazione. La natia lingua stessa, già sì famosa al mondo per graziosi parti, per gentili ed utili ammaestramenti, caduta ora in dimenticanza o lordata da pensieri strani, da scrittori di gazzette, da declamatori di tribuna e di piazza, non più ricordava agl'Italiani la veneranda sapienza dei padri nostri: ogni cosa miserabilmente guasta e contaminata dal parlare, dall'oprare, dallo scrivere, dal pensare francese.
      Da quanto siamo venuti finora parcamente discorrendo intorno all'amministrazione ordinata ai tempi del regno d'Italia si deduce, che in tanta soperchianza di venture e di beni, cedono al paragone i pochi, fugaci e rimediabili mali; la stessa influenza francese, la quale non cessò d'intromettersi in quelle faccende italiche, se fu talvolta biasimevole per esercitata oppressione, o per procedere arbitrario ed ingiusto, o per militare licenziosa tirannide sotto il manto di protezione, non mai si adoperò nell'avvilire gli animi per sistema, essendo questo vituperio e questa bassezza solamente riserbate alla malvagità dei governi che vennero dopo. Soprattutto poi dagli ordini anministrativi e militari così benefici, così pieni di nazionali vantaggi, era derivata in Italia la universale speranza della unità italiana. Alle illusioni suscitatesi in alcuni Italiani sul finire del secolo passato, di poter fondare e far mettere salde radici alle repubbliche da un capo all'altro della penisola, era oggimai inutile cosa il voler fare ritorno per la immoderata potenza di Napoleone; nemmeno si poteva sperare la ricuperazione di una intiera libertà, poichè in tal caso, mutato soltanto il nome e le apparenze del reggimento, avrebbe avuto un governo di sostanza puramente repubblicana: pareva dunque alle popolazioni del regno d'Italia pensiero più conforme alla ragione, al tempo, allo stato politico della rimanente Europa, la nazionalità, ov'ella si potesse conservare qual era allora ordinata e circoscritta temporaneamente nel centro dell'Italia, anche con una modesta libertà; idea, che s'era profondamente radicata nei cuori dei Lombardi, ed alla quale si aderivano essi con pronti, spontanei ed unanimi voti.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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