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      Sovvengavi dei tempi felici anteriori al 1796, delle istituzioni di Maria Teresa, di Giuseppe II e di Leopoldo; paragonate quel sistema di governo con quello che vi toccò sopportare dipoi, e che fondato sopra i medesimi principii, vi fu annunziato con le stesse mendaci espressioni che ora vengonvi indirizzate da Napoli. La soverchia vostra credulità alle promesse della democrazia francese vi trasse già un tempo in rovina; deh! siate oggi più savii, e non vogliate dimenticare che, dopo l'esperienza sopportata, sarebbe la vostra colpa più grave che non sia stata in passato. La docilità del vostro carattere, la riflessione, frutto delle vostre cognizioni, e l'attaccamento che il vostro augusto principe si merita per tanti titoli, v'inducano, o Lombardi, a proteggere sempre il buon ordine pubblico, a difendere il trono e la patria".
      Disbrigatisi in questa i muratiani di quanto spettava le politiche faccende, uscivano da Rimini per avviarsi alle maggiori battaglie, fugando con sparse e leggiere avvisaglie quante squadre nemiche venivano incontrando tra via. Bologna vuotata speditamente dagli Alemanni, cedeva in potestà dei Napolitani: si ritiravano gli Austriaci sul Panaro, fiume che scorre a breve distanza da Modena. Trovo scritto nei ricordi dei tempi, che gl'imperiali i quali sbigottitisi a quella subita inondazione dei regii avevano prima voluto ritirarsi nell'oltre Po, si fermassero in seguito al Panaro, trattenuti anche da un particolare risguardo verso la città capitale del duca di Modena, cognato all'imperatore.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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