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      Lo sapevano i Lombardi, e continuamente mandavano dicendo a Murat, che se essi s'erano assunti l'obbligo di fornire gli uomini, doveva egli somministrare le armi da metter loro in mano, avendosene i nuovi padroni portate via quelle che ancora si erano trovate in tutta la Lombardia. Da Mantova, dove cospiravano i patriotti italiani quasi veggenti i Tedeschi, ogni giorno venivano le medesime esortazioni. Ma quando alla infelicità delle battaglie si fu aggiunta la impossibilità di armare i novatori, perchè i Napolitani avevano solamente armi per sè, i capi della insurrezione già ordinata nelle Legazioni, e specialmente verso Ferrara, se ne stavano molto irresoluti di ciò che avessero a fare. Alcuni anzi si appresentarono agli uffiziali del re, e fra questi al Carrascosa, domandando le promesse armi. Rispondeva Carrascosa non senza qualche asprezza nelle parole, non conoscere appieno le intenzioni del suo signore, non avere fucili nè sciabole da armare le popolazioni scontente; non sapere nulla di nulla: il qual dire così riciso del generale rivelava o una sua naturale avversione a quella guerra, o un presumere al di là del giusto nelle proprie forze per finire la faccenda da sè. Alle quali parole, coloro che non andavano presi alle immagini fallaci con cui si rappresentava la italiana independenza, presentendo i mali ancora più gravi che sarebbero infine derivati da quel moto disordinato e mancante del suo più saldo puntello, venivano a poco a poco rimettendo della prima loro efficacia; i giovani delle città e gli abitatori delle campagne, nei quali erasi fatto il principal fondamento a quella chiamata, incominciarono a creder vere le insinuazioni dei preti e dei facoltosi, quelli avversi alla presente guerra per zelo (così dicevano) di religione, questi perchè già si aspettavano di veder dissipare le lore sostanze da una soldatesca incontinente ed orgogliosa.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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