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      Non in Toscana, risposegli il nobile Milanese, dove gli abitatori sono troppo cruscanti; e nemmeno a Genova, dove sono troppo mercanti". Avverto in proposito, che intenzione dei congiurati italiani e di molti del consapevoli era a quel tempo di tirare Napoleone nelle terre centrali dell'Italia pił prossime alla Lombardia, per esempio a Bologna; perchč un regolare esercito italiano, comandato da capi italiani, stanziava tuttavia nelle province d'Italia cedute all'Austria; una cospirazione militare, della quale sarą fatta pił particolare menzione a suo luogo, s'era ordita in tutta la Lombardia, e si estendeva fino a Napoli; ed infine la fortezza di Mantova era occupata da truppe italiane, i cui capi entrarono de' primi, e assai volonterosi, nell'intelligenza per cacciare il Tedesco dall'Italia.
      FINE DEL TOMO PRIMO.
     
     
     
     
     
      INDICEA CHI LEGGE
      LIBRO PRIMO. - Si ricercano gli sforzi costantemente fatti in Italia per fondare la unitą e nazionalitą italiana. - Cause che promuovono un tal generoso pensiero, ed altre che lo attraversano e ritardano, - Il disegno fino allora impedito, si effettua in parte colla dominazione francese, stabilitasi nel centro dell'Italia in sul principiare del presente secolo. - Singolari vantaggi e danni derivati agl'Italiani da questa dominazione forestiera. - Dell'amministrazione, della legislazione, delle scienze, delle lettere, delle arti, della religione, del commercio, della milizia e dei costumi in Italia a' tempi del regno italico istituito da Napoleone.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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