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      Consisteva in quel terribile conflitto pei capi la gloria più bella della scienza, pei soldati quella del valore; l'imperio del mondo stava in mezzo come premio al vincitore. Ma la immensa possa di Napoleone a tutti soprastava. Vinsero i Francesi a Ligny, perderono il dì dopo a Waterloo: rimasero lunga pezza sanguinosi i campi su cui tanto ardimento, tanta ostinatezza, tanto guerresco sapere avevano le combattenti squadre mostrato e veduto. Caddero molti animosi d'ambe le parti. I superstiti di Francia, quasi tutti granatieri, bruciate prima le imperiali aquile, e bevutene le ceneri preziose nel vino, si trapassarono di spada con le proprie mani, anzichè arrendersi al nemico: guerrieri indomabili fino all'ultimo della vita loro, piuttosto leoni o giganti, che uomini(27). Per le quali nuove il generale Dessaix, cessate le offese, sgomberò i posti da lui prima occupati, e si tirò indietro verso la frontiera di Francia per aspettarvi gli ordini superiori: contento tanto più grande al sovrano del Piemonte, in quanto che ed il pericolo era stato maggiore dal canto suo, ed una furiosa tempesta era stata sul punto di addensarglisi sul capo.
      Stavano adunque le due parti guerreggianti in grande incertezza di quello che avessero a fare; i Francesi pei disastri che minacciavano l'esercito loro principale dal lato dei Paesi-Bassi; i Piemontesi per la scarsità delle forze loro che li trattenevano dal tentare fazioni d'importanza contra gli occupatori della Savoia. Ma i secondi, che in questo frattempo non avevano cessato di ricevere i rinforzi austriaci accorrenti a gran passi verso le menzionate positure, tostochè si videro ingrossati per guisa da potere non solo respingere il nemico, ma assalirlo eziandio con vantaggio, scesero dal piccolo San Bernardo, e guidati da D'Andezeno il dì 28 di giugno marciarono verso Conflans ed Hópital con intenzione d'insignorirsene, dopo di avere ributtati i Francesi.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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