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      A malgrado di tale dichiarazione del pontefice, continuava a sussistere il terribile tribunale; mite per lo pił nelle sue indagini e nelle sue condanne, perchč miti le persone che governavano in Roma, e vigilantissimi il papa e il suo principale ministro; ma poteva un'altra volta diventare formidabile ai principi ed alle nazioni, qualora ad un papa e ad un ministro di dolci e benevoli sensi succedessero fra poco un papa ed un ministro di natura risentita e fanatica, che volessero di nuovo atterrire il mondo con certe intemperanze usate dalla Santa Inquisizione nei tempi scorsi. Testimonio l'esempio di Leone XII, che nel pontificato succedette a Pio VII. Poi, se in Roma comandavano Pio VII e Consalvi, fuori di lei comandavano i cardinali, i vescovi e i prelati, e questi avevano agli ordini loro medici, chirurghi, confessori, polizia, per cui pił larga ad un tempo e pił perniciosa estendevano l'azione delle spie, non solo nei rami dell'amministrazione, ma nel seno medesimo delle famiglie. Dovevano pertanto vivere in continuo timore quanti avessero fra le domestiche pareti un servo inesperto o infedele, fuori un nemico potente o le autoritą troppo zelanti e ambiziose; doveva tremare chiunque inclinasse alla bestemmia, al mangiare cibi grassi in quaresima o ne' giorni proibiti; tremava soprattutto chi aveva una moglie disamorata, corteggiata da qualche personaggio cospicuo per natali, grado o ricchezze; tremava infine chi era sospetto di appartenere a societą segrete, di leggere libri vietati, di pensare e parlare scioltamente in cose attinenti alla religione.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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