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      Aggiungevano, che fra le principali disposizioni del nuovo concordato essendo la sicurezza data da Roma di non disturbare gli attuali possessori di beni ecclesiastici, condizione gią prima espressa e guarentita nell'altro simile concordato dell'anno 1801-02, ciņ doveva ragionevolmente chetare tanti animi commossi, e tanti timori giustamente sollevatisi; e se il presente accordo abolisce gli articoli organici dell'altro del 1801-02, in quanto contenevano essi di contrario alle leggi e alle dottrine della chiesa romana, trovarvisi nondimeno guarentita la sicurezza dei culti non cattolici e le libertą della chiesa gallicana gią sancite, dalla Carta concessa da sua maestą, nč potersi da alcuno mettere in dubbio, che tali cose tutte non sieno in avvenire pienamente e fedelmente osservate. Altri in vece chiamavano il presente accordo distruttore delle migliori libertą gallicane, novello pomo di discordia gettato in mezzo fra i preti che sempre seguitano le massime eccessive della corte romana, e coloro che ad esse intendono mettere un freno salutare; patto suggerito dal desiderio di fermare l'alleanza di nuovo stabilitasi fra l'impero e la chiesa, e far servire la religione, non solo al temperamento delle idee sovvertitrici dell'ordine e della morale, il che sarebbe un gran bene, ma al rovesciamento del fortunato edifizio innalzato dalla celebre rivoluzione dell'89, il che sarebbe il massimo de' mali; strumento accomodato a soggettare a poco a poco il re e la nazione alle pretese e ai capricci dei pontefici romani; poichč, quando mancassero le ragioni, si cercherebbero i pretesti, e sempre ne verrebbero avvantaggiati gl'interessi spirituali a scapito de' temporali; primo passo a restituire il suolo della Francia a quella moltitudine di badie, di benefizii, di conventi, di frati, che tripudiano in mezzo alle miserie dei popoli; fors'anco a rimettere in campo le antiche, ingratissime querele di Roma contro l'abrogazione di certi pretesi diritti, i quali non altro erano in sostanza che atti di condiscendenza dei monarchi francesi.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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