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      Quel serpente che in un punto assalta, morde, avvelena, uccide, è dalla natura in tal foggia costrutto che, al ripiegarsi le vertebre, tramanda sensibilissimo suono, onde detto è caudisono, appunto affinché gli abitatori della Virginia ne sfuggissero l'incontro.
      Ma che dico, parlando degl'insensati animali, se gli uomini stessi traspirano ne' loro volti l'interno dell'animo e segni danno da conoscerne la pervicacità e cattiva indole che covano! Quel monticello che osservate là, nel mezzo del naso, a giudizio d'un accorto scrittore vi avverte dell'astuzia di colui che l'ha sortito; quelle fossette che, ridendo, formano nelle guance que' tali, ce li danno a vedere per menzogneri; i nei, i nei stessi, ornamento e vezzo delle vostre bellezze, sono non dubi indizi delle vostre inclinazioni. Ed oh mi fosse qui permesso di parlar franco, come vi spiegherei ben volentieri l'arcano e vi farei fil filo vedere che da' soli nei le vostre debolezze si scoprano; ma come forte dubito che qualcheduna di voi se l'avesse ad aver per male, cosí tal punto accortamente tralascio. Potrete ora credere che la provvida natura, cotanto attenta in discoprirci l'indole, le inclinazioni, ed i geni degli uomini, abbia voluto poscia trascurare di darci i segni donde con certezza si potessero arguire i veri e tremendi assassini dell'umanità? Mai no, vezzosissime donne; ella ha saputo sí bene delinearli, che non v'abbisogna fuorché l'osservazione per lo discoprimento de' medesimi. Se voi starete meco, vi farò toccar con mani ciò che forse impossibile vi rassembra.


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Capricci sulla jettatura
di Gian Leonardo Marugi
pagine 79

   





Virginia