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      (59) Non v'ha piú contrasto. Il tuono ed il lampo, o sia baleno, sono prodotti della materia elettrica. Tutti i fenomeni elettrici ad evidenza lo dimostrano, e Ricmann a Pietroburgo colla funesta esperienza della sua morte l'ha cavato fuori di controversia. Qualora dunque una nuvola s'incontra con un'altra, e l'elettricità gagliarda da una passa in un'altra nuvola, che non ne ha per la resistenza che trova nell'aria, niente meno che accade quando coll'arco d'ottone si scarica la boccia di Leyden, o il quadrato magico fa quello grande strepito che diciamo tuono.
      (60) Il baleno è una debole elettricità de' vapori dell'aria, che passa da una in un'altra parte, dove ce n'è meno.
      (61) Si è detto come accadano le pioggie; rimane solo a far vedere, colle teorie piú chiare della luce medesima, che possano provenire dalla jettatura. Noi abbiamo divisa la jettatura in fisica e morale, ed abbiamo fatto vedere provenire quella da un principio lento, meno tenue, piú sensibile, e che sia porzione del corpo medesimo; facile cosa è che tali parti di unità, con quell'altre piú tenui e sottili, mosse da un non so che di modo naturale che tengono alcuni nel cerebro, scappino con impeto, feriscano l'aria, e producano le piogge. I venti, che spirano da su in giú, la rarefazione dell'aria che la fa diminuire di peso relativo, l'elettricità medesima maggiore in una nuvola che in un'altra, fa scomponere l'atmosfera e cadere le piogge. Cosa notissima ai fisici. Or chi non comprende che quell'igneo che di continuo scappa dagli occhi de' jettatori, simile all'elettrico possa caricare di elettricità maggiore la parte a sé piú vicina?


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Capricci sulla jettatura
di Gian Leonardo Marugi
pagine 79

   





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