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      Ne fossero cagione le modificazioni che s'incontrano ne' soggetti? «Torva leaena lupum sequitur, lupus ipse capellam. / Florentem cytisum sequitur lasciva capella». Che però il jettato, e gli effluvii de' jettatori sparsi nell'atmosfera o nelle carte, che colla fantasia quegli empi disegnano, tengano tra loro una certa tendenza, cosí che questi, dopo che hanno mosse le piogge, li fulmini, le tempeste, o le carte di meno valore, vadano di unità a piombare sul jettato, o in mano di esso! Problema da proponersi agli eruditi.
      (73) Que' corpi faranno le veci de' conduttori, porteranno a questi altri la materia malefica, e chi sa che non la preparino e la rendano piú velenosa ed attiva? Ecco una difficoltà. Hanno questi corpi l'elettricità vitrea, per cui raccogliono gli effluvi da' corpi vicini, come osserviamo che fanno i vetri, i cristalli, ovvero effluente ed affluente, per cui dai diversi pori emanano e ricevono vapori, come abbiamo altrove accennato? Problema da proponersi a' fisici sperimentatori.
      (74) Ed ecco la ragione de' miei disastri. Dopo che aveva ravvisato le vantaggiose qualità di animo e di corpo come di pungolo a' jettatori e di adescamento a jettare, mi trovava nella confusione piú alta. Donde dovrò io ripeterli? Talvolta cosí meco ripigliava all'assalto formale che del continuo mi veniva. Mi sono adesso chiarito: quel predominio, dirò cosí, di elettricità sopra la mia bruttezza e dappocaggine, di cui piacque alla natura fornirmi è quello solo che superando la resistenza delle qualità mie, mi espone del continuo alle impressioni della jettatura, e mi tira sopra le disgrazie.


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Capricci sulla jettatura
di Gian Leonardo Marugi
pagine 79

   





Florentem Que