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      Lo fanno. Per esempio, per iscoprire gl'interni sentimenti di una persona, per poi potervisi opponere e farli andare a vuoto le speranze. Non ha guari mi è ciò accaduto. Or fosse mai lo stesso ai jettatori di questa classe?
      (86) Se alcuno vi parla e ride senza motivo, framezzando le risa alle parole, fateci osservazione e sappiatemi poi dire come vadino i vostri interessi e la vostra salute. Ninfe guardatevi. Per lo piú questi e que' della classe già riferita sono giovanetti, e de' piú forbiti. Ma vi rilevarete un'aria di sorprendente affettatura. Fuggiteli.
      (87) È questo un evidentissimo segno. A proporzione che v'inducono mutazione al corpo, vi disturbano lo spirito: molte volte convien fare della forza per tollerare la presenza di quell'uomo o di quella donna, benché non se ne conoscesse la ragione. Non abbiate tanti riguardi, è jettatore o jettatrice, non v'è dubbio alcuno. Una riflessione, e finisco. Tutto il mondo ha conosciuto un certo ceto d'uomini nemici dell'uomo medesimo, non per altro, se non perché senza ragione manifesta l'hanno sconvolto, l'hanno disturbato. Questi tali sono stati chiamati licantropi. Francesco Febo Conte di Foix, nel suo libro della caccia, interpreta la voce licantropo: "Loupus-Caroux", cioè 'guardatevi': tanto suona garoux. Erano li jettatori individuati con tal vocabolo? Era un vocabolo generico, che conveniva ai medesimi? O piuttosto apparteneva a quelli di quest'ultima classe?
      (88) Bisogna qui prevenirvi: quanto abbiamo detto a proposito de' segni de' jettatori si può ripetere relativamente a quello che riguarda per liberarvi da' medesimi.


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Capricci sulla jettatura
di Gian Leonardo Marugi
pagine 79

   





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