Pagina (60/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dal mandarle offerir con la Contea:
      Altri spedė mercante, altri giullare,
      Altri vecchia ed emerita comare.
     
      E, se creder si vuole a la leggenda,
      Anche fu detto che il buon Re Lovigi,
      Il qual ben altra in casa avea tregendaPatita da la moglie e da' suoi ligi,
      Come fatto glien'ebbe il Papa ammendaE prosciōltol da nozze e da litigi,
      Die' voce che venuto fosse a morteFulberto, e Monna Pia chiese in consorte.
     
      Ma la donna gagliarda e sempre invittaMirabile a ciascun fiera costanza
      Tale opponea, che vista mai nč scritta,
      Dopo quella d'omerica membranza,
      Nč a' posteri altrimenti fu relitta:
      E ne la malinconica sua stanzaQuesto amaro godea solo diletto,
      Di noverar per filo ogni rejetto.
     
      Unico svago poi su la bass'ora,
      Con un cane di quei truci a vederli,
      Che a lei scodinzolando guarda e plora,
      L'era salire insino agli alti merliDe la torre che intorno i campi esplora:
      Nč insin che l'occhio ancor potea saperli,
      Alberi e ville e tutta la riviera,
      Nč sovente scendea che a tarda sera.
     
      Certo immaginazion cieca e balzanaStata sarėa, nč carezzarla certo
      Ella potea, ch'aveva mente sana,
      Se pensata si fosse che a l'apertoIn quella valle che dal mar lontana
      Chiudea d'alte foreste un vivo serto,
      De' redituri avesse a l'improvvisoLo stuolo ad apparir pria che l'avviso.
     
      Nondimeno un'idea maggior di leiLa confortava a quella sua vedetta:
      Non piangea, di volgari e fiacchi omčiRisuonar non facea l'aria che schietta
      Ragionarle parea d'astri men rei:
      Sė la mente vagar cosė solettaLasciava a grado, e de la bianca mano
      Si placea carezzar l'irsuto alano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'odissea della donna
di Tullo Massarani
Editore Forzani Roma
1907 pagine 356

   





Contea Re Lovigi Papa Monna Pia