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      Qual marmo - egli esclama - si farebbe col disegno di Pro patria!
      » Ed è un disegno di soggetto polacco. Ma volendo pure ammettere che il gusto predominante del Massarani sia per l'orientalismo, certo è che distinguesi da quel genere di pittura, che viene indicato con tal nome; desso è in lui complicato di non so che storico e leggendario che, pure in parte attenuando il suo carattere più comune, non lo rende meno seducente come circoscritto da particolari della Storia o della Leggenda. Il suo capriccio o ticchio o maniera o in qualsivoglia altro modo voglia chiamarsi il suggello della sua artistica personalità, consiste nel prestigio, ond'egli sa risuscitare l'antico co' colori o tinte locali dell'Oriente moderno, vivissimo pel costume fedele ed esatto, secondo almeno le descrizioni che ce ne fanno gli odierni viaggiatori letterati ed artisti. Nulla, del resto, di meno soggetto alle vicende del tempo del paesaggio indiano, o greco, od armeno. Lo stesso carattere de' popoli asiatici è rimasto, per così dire, stazionario, e nulla impedirebbe d'imaginare che i racconti delle Mille e una notte e le Storie azzurre del Diderot hanno per luogo d'azione gli odierni serragli come nei sogni d Mirzoza e di Mangogul. Cotesto genere, tra leggendario e vivente, che il Massarani può chiamar tutto suo, e ch'egli aveva incominciato fin dal 1873 col suo Incendio della biblioteca d'Alessandria, continuato poi col suo quadro di Vita orientale, non l'ha, si può dire, più interamente abbandonato.


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L'odissea della donna
di Tullo Massarani
Editore Forzani Roma
1907 pagine 356

   





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