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      Dovete dunque cercare, e otterrete questo come mutamento; ma dovete cercarlo come mezzo, non fine: cercarlo per senso di dovere, non unicamente di diritto: cercarlo per farvi migliori, non unicamente per farvi materialmente felici. Dove no, quale differenza sarebbe tra voi e i vostri tiranni? Essi son tali precisamente, perché non guardano che al benessere, alle voluttà, alla potenza.
      Farvi migliori: questo ha da essere lo scopo della vostra vita. Farvi stabilmente meno infelici, voi noi potete, se non migliorando. I tiranni sorgerebbero a mille tra voi, se voi non combatteste che in nome degli interessi materiali, o d'una certa organizzazione. Poco importa che mutiate le organizzazioni, se lasciate voi stessi e gli altri colle passioni e coll'egoismo dell'oggi: le organizzazioni sono come certe piante che danno veleno o rimedio a seconda delle operazioni di chi le ministra. Gli uomini buoni fanno buone le organizzazioni cattive, i malvagi fanno triste le buone. Si tratta di render migliori e convinte dei loro doveri le classi ch'oggi, volontariamente o involontariamente, v'opprimono; né potete riescirvi se non cominciando a fare, quanto è possibile, migliori voi stessi.
      Quando dunque udite dirvi dagli uomini, che predicano la necessità d'un cangiamento sociale, ch'essi lo produrranno invocando unicamente i vostri diritti, siate loro riconoscenti delle buone intenzioni, ma diffidate della riuscita. I mali del povero sono noti, in parte almeno, alle classi agiate; noti ma non sentiti.


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Doveri dell'uomo
di Giuseppe Mazzini
pagine 134