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      Siete uomini: cioè creature ragionevoli, socievoli e capaci, per mezzo unicamente dell'associazione, d'un progresso, a cui nessuno può assegnar limiti: e questo è quel tanto che oggi sappiamo dalla Legge di vita data all'Umanità. Questi caratteri costituiscono la umana natura, che vi distingue dagli altri esseri che vi circondano e che è fidata a ciascuno di voi come un seme da far fruttare. Tutta la vostra vita deve tendere all'esercizio e allo sviluppo ordinario di queste facoltà fondamentali della vostra natura. Qualunque volta voi sopprimete o lasciate sopprimere, in tutto o in parte, una di queste facoltà, voi scadete dal rango d'uomini fra gli animali inferiori o violate la legge della vostra vita, la Legge di Dio.
      Scadete fra i bruti e violate la Legge di Dio, qualunque volta voi sopprimete o lasciate sopprimere una delle facoltà che costituiscono l'umana natura in voi o in altri. Ciò che Dio vuole, è non già che la sua legge s'adempia in voi individui - se Dio non avesse voluto che questo, ei vi avrebbe creato soli - ma che s'adempia su tutta quanta la terra, fra tutti gli esseri ch'egli creava a immagine sua. Ciò ch'egli vuole è che il pensiero di perfezionamento e d'amore, da lui posto nel mondo, si riveli e splenda più sempre adorato e rappresentato. La vostra esistenza terrestre, individuale, limitatissima com'è per tempo e per facoltà, non può rappresentarlo che imperfettissimo e a lampi. L'Umanità sola, continua per generazioni e per intelletto, che si nutre dell'intelletto di tutti i suoi membri, può svolgere via via quel divino pensiero e applicarlo e glorificarlo.


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Doveri dell'uomo
di Giuseppe Mazzini
pagine 134

   





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