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      Tutte le più nobili aspirazioni del vostro core come l'amor della Patria, e anche le meno virtuose come il desiderio di gloria e dell'altrui lode, accennano alla tendenza ingenita in voi ad accomunare la vostra vita colla vita dei milioni che vivono intorno a voi. Voi siete dunque chiamati all'associazione. Essa centuplica le vostre forze: fa vostre le idee altrui, vostro l'altrui progresso; e innalza, migliora e santifica la vostra natura cogli affetti e col sentimento crescente dell'unità dell'umana famiglia. Quanto più sarà vasta la vostra associazione coi vostri fratelli, quanto più intima e complessiva, tanto più innanzi sarete sulla via del vostro miglioramento. La Legge della vita non può compirsi tutta se non dal lavoro riunito di tutti. E ad ogni grande progresso, ad ogni scoperta di un frammento di quella Legge, corrisponde nella Storia un allargamento dell'associazione umana, un contatto più vasto fra popolo e popoli. Quando i primi Cristiani vennero a proclamare l'unità della natura umana di fronte alla filosofia pagana che ammetteva due nature, di padroni e di schiavi, il popolo Romano aveva portato le sue aquile a passeggiare fra tutti i popoli noti d'Europa. Prima che il Papato - dannoso in oggi, utile nei primi secoli dell'istituzione - venisse a dire: il potere spirituale è superiore al temporale, gli invasori chiamati Barbari avevano messo in contatto violento il mondo Germanico col mondo Latino. Prima che l'idea di Libertà applicata ai popoli promovesse il concetto di nazionalità che agita in oggi l'Europa e trionferà, le guerre della Rivoluzione e dell'Impero avevano suscitato e chiamato in azione un elemento fino allora appartato, l'elemento Slavo.


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Doveri dell'uomo
di Giuseppe Mazzini
pagine 134

   





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