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      I 14 soci, i più fra i quali non avevano assaggiato vino da un anno, si riunirono assieme alle loro famiglie a mensa comune, la spesa fu di 32 soldi per famiglia.
      Ancora per tutto un mese, il salario non fu che di cinque franchi per settimana. Nel giugno, un fornaio, amatore di musica o speculatore propose la compra d'un pianoforte da pagarsi a pane. Fu accettata la proposta e convenuto il prezzo in ragione di 480 franchi. Fu ventura per l'associazione che fu certa d'avere almeno l'indispensabile. Non si calcolò nei salarii il valore del pane. Ciascuno ebbe quanto gli bisognava e, per gli ammogliati, quanto bisognava alla famiglia.
      Intanto l'associazione, composta d'operai capacissimi, superava a poco a poco tutti gli ostacoli e le privazioni che aveva dovuto incontrare nel primo periodo. I suoi libri di cassa presentavano le migliori testimonianze dei progressi conquistati. Dal mese d'Agosto 1849, l'incasso ebdomadario salì a 10, 15, 20 franchi per ciascuno; e quella somma non rappresentava tutto quanto guadagnava: ogni socio versava nel fondo comune somma superiore a quella ch'ei riteneva.
      L'inventario sociale del 30 dicembre 1850 dava i risultati seguenti:
      Gli associati erano a quell'epoca 32. Lo stabilimento pagava 200 fr. di fitto ed era già angusto ai lavori.
      Gli stromenti di lavoro sommavano a un valore di fr. 5922, 60 cent.
      Le merci e le materie prime rappresentavano 22.972 f. 28 cent.
      Il portafoglio della Società conteneva biglietti per 3540 franchi.
      Il conto debitori, che pagarono tutti, saliva a fr.


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Doveri dell'uomo
di Giuseppe Mazzini
pagine 134

   





Agosto Società