Pagina (14/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Noncurante per tendenza ingenita dell'animo di quel vano romore che gli uomini chiamano fama, sprezzatore per indole altera e securità di coscienza delle molte calunnie che s'addensarono su' miei passi lungo la via, e convinto sino alla fede che debito della vita terrestre è dimenticare l'io pel fine che le facoltà dell'individuo e le necessità dei tempi prescrivono, non ho serbato mai note, copie di lettere o memoria di date. Ma s'anche io avessi custodito gelosamente ogni cosa, non mi darebbe l'animo di giovarmene. Davanti al ridestarsi d'un Popolo che solo finora ha da Dio, visibile nella Storia, il privilegio di rimutare, in ogni grande periodo della propria vita, l'Europa, ogni biografia d'individuo è meschina: fiaccola accesa di fronte al sole che sorge.
      Andrò bensì frammezzando agli Scritti alcuni ricordi di cose ch'io vidi e d'uomini ch'io conobbi giovevoli a far meglio intendere il moto Europeo dell'ultimo terzo di secolo, ed anche qualche reminiscenza mia personale ove accenni al perchè degli Scritti e s'immedesimi collo svolgimento dei fatti che assicurano in oggi il trionfo dei due principali elementi dell'era nuova: Popolo e Nazionalità. La mia voce fu spesso voce di molti: eco di pensiero collettivo dei nostri giovani che iniziavano l'avvenire. S'essa ha valore, è quello di documento storico; e ogni cosa che riesca a crescergli evidenza e mostrarne l'intima connessione colle vere tendenze Italiane, può tornar utile quando che sia. Forse interrogando le sorgenti del moto, i miei fratelli di Patria intenderanno più agevolmente e men tardi quali sieno gli errori e i traviamenti dell'oggi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Popolo Dio Storia Europa Scritti Europeo Scritti Popolo Nazionalità Italiane Patria