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      I fati si compiranno. E un giorno, quando appunto s'illuderanno più fortemente a crederlo acciecato, incatenato, sepolto per sempre, il popolo alzerà gli occhi al cielo, e, Sansone dell'Umanità, con un solo sforzo di quella mano che stritola i troni, romperà ceppi, bende e barriere, e apparirà libero e padrone di sè.
      ....Apparirà, apparirà! E la santa legge dell'Umanità, la santa parola di Gesù, amatevi gli uni cogli altri, la libertà, l'eguaglianza, la fratellanza, l'associazione, avranno il compimento che Dio decretava. I popoli confonderanno in un abbraccio fraterno dolori passati e speranze dell'avvenire.
      E allora, se alcuni di quei proscritti, di quei pellegrini sublimi, messi al bando dell'Umanità per averla troppo ardentemente amata, rimarranno tuttavia in vita, saranno benedetti. E se tutti, a eccezione d'un solo, saranno caduti nella battaglia, quell'uno s'incurverà sulla pietra che coprirà le bianche ossa de' suoi fratelli e mormorerà ad essi attraverso l'alta e folta erba cresciuta su quella: fratelli, gioite, però che l'Angelo ha detto il Vero e noi abbiamo vinto il vecchio mondo.
      E quegli sarà l'ultimo proscritto, perchè i soli popoli regneranno.
     
      In Berna, tra le incertezze del futuro, le noje del presente e i frequenti richiami della polizia che a ogni nuova Nota diplomatica ci tormentava, stesi e stringemmo congregati - se la memoria non mi tradisce - in diciasette fra Tedeschi, Polacchi e Italiani, il Patto di Fratellanza che doveva avviare il lavoro dei tre popoli a un unico fine.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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