Pagina (393/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Gl'italiani devono insorgere pronti a morire, ma quando le probabilità stanno per la vittoria. Soltanto, taluni non credono io credo che probabilità siffatte possano raggiungersi dall'Italia guardando a sè stessa, non a Londra o a Parigi.
     
     
      V.
     
      Intanto, mentre i lavori accennati si facevano dal Comitato e l'interno assentiva e noi ci rallegravamo nell'animo del potere poco o molto giovare da lungi al paese, prendeva forma e corpo e sorgeva più sistematica, più attiva e dannosa, quell'opposizione, della quale notai più sopra i germi esistenti segnatamente in Parigi, ma che allora si diffuse qua e là tra gli esuli in altri punti; opposizione che, versando tra elementi eterogenei, atei, cattolici, militari, federalisti, repubblicani e non repubblicani, era inefficace a fare o sostituire cosa alcuna a ciò che per noi si tentava: ma efficace pur troppo - e chi non lo è? - a distogliere, a intiepidire, a dissolvere, a dar pretesto d'inerzia ai molti che abborrono in core dal sacrifizio qualunque siasi. E trovarono faccendiere ed antesignano un Ferrari, ingegno francese al peggiorativo, scrittore facile, ardito, superficiale: copista delle negazioni di sessanta anni addietro, scettico di fede, di principî e di dottrine; inavvertito - e questo è il segreto dell'ire - in Italia. Costui stampò un libro a provare - dopo avermi biasimato per tenacità d'idee in altri scritti - ch'io non era a vero dire repubblicano, ma monarchico alternativamente e papista e non so che cosa altro; poi che all'Italia, per rigenerarsi, bisognavan due cose: farsi scettica e farsi francese.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Italia Londra Parigi Comitato Parigi Ferrari Italia Italia