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      O rimarremmo per congiurare oziosamente, instancabili e senza scopo? Ah! la congiura, apostolato nelle catacombe, è cosa santa, checchè dicano gli appestati d'egoismo e gli stolti, dove la libera parola è vietata e alle idee rispondono le bajonette; ond'io accettai altero questo nome frainteso e proscritto di cospiratore. Ma oggi, solcato il terreno per ogni dove di elementi nostri e sceso il fremito dell'Italia futura al core delle moltitudini, ogni cospirazione che non tenda all'azione diretta, immediata, è delitto. L'Italia è matura: bisogna fare. S'è decretato che vittime siano; muojano almeno all'aperto, nella gioja della lotta e coll'armi in pugno.
      Il Comitato è disciolto. Io mi separo per sempre - e Dio sa con qual dolore io lo dica, dacchè tra quelli dai quali io mi svelgo conto amici di quindici o di dieci anni - dalla cospirazione officiale, dal lavoro ozioso, indefinito, e nondimeno origine di persecuzioni, prigioni e patiboli ai buoni, dagli uomini che non sono abbastanza freddi e calcolatori per rassegnarsi ai codardi conforti della schiavitù, nè abbastanza devoti e sapientemente audaci per intendere ch'essi hanno la salute della patria in pugno. Due partiti soli io riconosco oggi in Italia: il partito passivo, partito di tiepidi con qualunque nome si chiamino, partito d'uomini che aspettano la libertà dalla Francia, dalle ambizioni monarchiche, da guerre ipotetiche, da smembramenti in Oriente, da cagioni insomma estrinseche alla terra nostra; e il PARTITO D'AZIONE, partito d'uomini che intendono a conquistarsi la libertà in nome e colle forze della Nazione; partito d'italiani che credono in Dio, sorgente prima di doveri e di diritti, e hanno fede nel Popolo, potenza viva e continua per interpretarli e compirli; partito d'iniziatori che sentono venuta l'ora e sanno che l'Italia è matura a levarsi e vincere per sè e per altrui.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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