Pagina (492/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ci corre debito inviolabile, emancipando una razza, condurla almeno, come Mosč, in faccia alle terre promesse - quand'anche come Mosč, noi dovessimo salutarla da lungi e morire. -
      Quella smania di struggere senza fondare, quel grido di morte lanciato al presente senza una voce che annunzi la vita dell'avvenire, quella incostanza di dottrine e di norme, che bene spesso ha meritato ai tentativi dei liberi la taccia di preparatori dell'anarchia, č contrassegno profondo ancora del secolo - secolo di transizione, di lotta, di guerra fra gli elementi che costituiscono la societą. Nelle lettere, nella filosofia, nell'altre discipline, lontane dalla politica, ma che pure sono raggi dello stesso foco, espressioni varie d'un solo pensiero, noi vediamo riprodursi la stessa tendenza, o meglio la stessa assenza di tendenza distinta, quindi di concentramento agli sforzi individualmente tentati. - Il romanticismo in letteratura, lo scetticismo in filosofia hanno eretta una bandiera nera, senza nome, senza motto, senza carattere determinato che possa farne bandiera di moltitudine. Il primo ha rotto le porte della religione che i trattatisti, i professori, le accademie, e i pedanti avevano imposta agli ingegni, e schiudendo uno spazio infinito all'intelletto inceppato da secoli, ha gridato: sei libero, va come vuoi e fin dove puoi; - ed oggi, che l'intelletto lanciato a corsa sfrenata, s'č perduto nel misticismo o s'č cacciato nelle rovine de' bassi tempi, esclamano: l'intelletto ha bisogno di trattatisti, e accademie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Mosč Mosč