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      Io vi chiedo: datemi un re ma un re italiano, potente d'intelletto e di core, grande nell'arti della vittoria e della giustizia civile, che non mi ponga a fronte del mio fratello - avanza una federazione di re, e dei re viventi in Italia! avanza il Papa!! - avanza l'Austriaco!!! - (84).
     
     
      VII.
     
      Oggimai, a chi guarda all'Europa, i governi monarchico-costituzionali appajono forma spenta, senza vita, senza elementi di vita, senz'armonia coll'andamento della civiltà. Costituivano una forma di transizione tra il servaggio assoluto e la libertà, un genere di reggimento che somministrava, a tutti quanti gli elementi che s'agitano nelle società, un campo per esperimentare le loro forze, esercitarsi a fare, svilupparsi in una guerra ordinata, sotto tutti gli aspetti possibili, finchè s'intravedesse a qual d'essi spetta il dominio sugli altri. I governi misti valgono nella scala del progresso come una educazione politica, una prova all'intelletto d'un popolo, perch'ei salga maturamente e non di balzo all'ordinamento sociale, una transazione dell'elemento popolare debole ancora cogli elementi che lo circondano, ma provvisoria, a tempo, e non omogenea. L'Inghilterra pose in favore la teorica costituzionale; e ad essa ragioni di fatto e positive prescrissero quella forma di reggimento. L'aristocrazia signorile, risultato della conquista normanna, proprietaria delle terre, ed accetta alla nazione per la magna Carta strappata a Giovanni, era elemento predominante. Gran parte della lotta rivoluzionaria si consumava tra essa, e il potere del re; e poich'ebbe ottenuta vittoria, il patriziato rimase dominatore.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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