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      L'onnipotente unità ruppe la mal legata federazione. Poi se Napoleone riconobbe nell'atto di mediazione del 1803 l'indipendenza dei Cantoni, non fu perchè ei riconoscesse una suprema necessità o la eccellenza delle forme federative, ma perchè Napoleone voleva fondare il dominio universale francese sull'altrui debolezza; perchè le confederazioni ch'ei piantava all'intorno porgevano alla Francia occasione di protettorato, e, occorrendo, pur di dominio: perchè pronunciando a Sant'Elena che la Italia sarebbe, rifiutò pur di crearla, paventandola fatale alla Francia. Ma il trarre partito a favore del sistema federativo dal progresso che s'ebbe la Svizzera nei dieci anni durati sotto l'impero dell'atto di mediazione, varrebbe lo stesso che voler desumere un argomento a danno dell'unità dalla condizione infelicissima della Svizzera durante l'unità statuita dalla francese repubblica. L'unità elvetica statuita violentemente coll'armi, e armi straniere, durò brevissimo tempo: e quel tempo fu segnato di oltraggi, di angherie, di dilapidazioni, conseguenze inevitabili d'ogni intervento straniero; poi fu tempo di guerra continua, di guerra atroce che trasse sull'arena svizzera le forme russe e le teutone e le francesi. Ma i beneficî che vennero nei dieci anni alla Svizzera non furono conseguenza dell'atto di mediazione, non dell'indipendenza data ai Cantoni; bensì della libertà data al popolo, dell'emancipazione dei villici costituiti in eguaglianza di diritti coi cittadini, delle leggi proibitive soppresse.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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