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      Il popolo le ignora. I sistemi di governi corrotti fondati sul terrore e sullo spionaggio, l'irritazione generata dai lunghi patimenti, l'assenza d'educazione e d'interessi politici collettivi e gli stimoli d'una individualitą pił che altrove potente, hanno creato e mantengono nelle nostre moltitudini abitudini facilmente sospettose, pronte alle subite riazioni e a diffidenze pericolose. Ma s'altri travedesse nelle piaghe dell'individuo germi di federalismo, convertirebbe in provincie gli uomini. Quei vizī si sfogano tra gli abitanti, tra le classi, tra i quartieri di ciascuna cittą; di rado s'alimentano di cittą in cittą; riescono invisibili tra provincia e provincia. Il bisogno d'una attivitą indipendente e la sovrabbondanza di vita che caratterizzano in Italia l'individuo e la civica corporazione alla quale egli naturalmente appartiene, daranno al Genio legislatore lo stromento opportuno a proteggere la libertą contro le usurpazioni d'un soverchio concentramento amministrativo, ma non possono creare la necessitą di larghe divisioni politiche, nč la crearono mai. Diresti i fautori del federalismo provinciale incapaci d'avvertire a due fatti elementari della nostra storia, che gli Stati nei quali visse per trecento e pił anni divisa l'Italia non emersero spontanei da voto o tendenze speciali dei popoli, ma furono creati dalla diplomazia, dall'usurpazione straniera o dalla violenza dell'armi: - che non esce dalla nostra storia quasi mai prova di formale definito antagonismo tra provincie e provincie.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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