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      Ma non ammettiamo che gli interessi materiali possano svilupparsi soli e indipendenti dai principî, quasi fine della società; perchè sappiamo che teorica siffatta cancella la dignità umana: perchè ricordiamo che quando in Roma il fatto materiale cominciò ad essere predominante e il dovere verso il popolo si ridusse a dargli pane e spettacoli, Roma e il popolo correvano a rovina, perchè vediamo oggi in Francia, nella Spagna, per ogni dove, la libertà conculcata o ingannata in nome appunto degli interessi di bottega, in nome della dottrina servile che separa il benessere materiale dai principî.
      Non dimentichiamo i servigi resi alla causa del progresso dalla scuola politica dei diritti, nè l'importanza dei lavori economici che assalirono, sul finire del XVIII secolo, l'assurdo e immorale sistema restrittivo col quale i Governi commettevano a' doganieri lo sviluppo industriale della Nazione come ne commettevano lo sviluppo morale a censori e birri: in un'epoca nella quale i diritti degli individui erano sistematicamente violati, quei lavori erano indispensabili, e senz'essi noi non saremmo ove siamo. Ma quei lavori sono oggi oltrepassati: non possiamo durare inerti per entro i limiti ch'essi segnarono, senza rinegare le nuove tendenze che mirano a riedificare. I popoli fecero plauso all'opera distruggitrice dello scorso secolo, perchè speravano sottentrasse un nuovo ordinamento all'antico; ripetutamente delusi, non moveranno se non suscitati da un nuovo programma organico. L'individuo è sacro: i suoi interessi, i suoi diritti sono inviolabili; ma porli come unico fondamento all'edifizio politico, e dire agli individui: conquisti ciascuno, e colle sole forze che ha, il proprio avvenire, è un dare la società e il progresso agli arbitrî del caso e alle alternative d'una lotta perenne; è un trascurare il fatto principale dell'umana natura, la socialità; è un impiantar l'egoismo nell'anima e ordinare per ultimo il dominio dei forti sui deboli, di quei che possedono mezzi su quei che ne sono privi.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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