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      Trattatelo come tale. Intendo che tolleriate, se non vi sentite maturi per darvi leggi, un governo tirannico; non uno che sia tirannico e vile. Voi potete sagrificare per alcuni anni la libertà, la vittoria d'un'idea; ma non per un giorno l'onore. Un popolo non deve, non può rassegnarsi ad esser creduto dagli stranieri millantatore e codardo.
      Ma se la forza delle abitudini è tanta in voi che, anche sprezzandoli, voi non sapete rovesciare i governi che vi disonorano: - se la funesta addormentatrice parola escita dall'aristocrazia liberale dei vostri maestri, la causa della libertà doversi disgiungere(139) da quella dell'indipendenza, ha solcato l'anima vostra di solco così profondo che tre anni di tradimenti e sciagure non bastino a cancellarlo: lasciate da banda i governi e fate da voi. Redimete, perdio, la vostra bandiera. Riunitevi, associatevi, operate. Traducete in fatti il pensiero. Fate della penisola un arsenale, una cassa, un campo di militi per la crociata. Fondate in ognuna delle vostre città una Giunta d'insurrezione. In ognuna delle vostre città, in ognuna delle località importanti che ne dipendono, aprite un registro che accolga i nomi di quanti opinano per la liberazione della terra ove nacquero dallo straniero che la contrista; e ad ognuno di quei nomi corrisponda una offerta mensile, una promessa di danaro e di sangue; se il nome è di donna, un numero di coccarde e cartucce; le donne sono gli angioli di questa terra e il tocco delle loro mani le benedirà. Dovunque molti fra voi si raccolgono a mensa d'amici, sia promossa una colletta per la CASSA DELLA NAZIONE. Ogni viaggio, impreso per diporto o per altro, diventi una missione d'apostolato per la santa causa.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Giunta