Pagina (815/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Signori; le conseguenze immediate di quel decreto potrebbero riescire sommamente pericolose alla pace domestica e alla libertà del paese. Voi somministrate con esso un pretesto all'intervento straniero che tutti lamenteremo. Voi, rompendo la vostra neutralità per farvi a un tratto settatori d'un'opinione esclusiva, cacciate un guanto di sfida imprudente alle opinioni sagrificate.
      Dio ajuti l'Italia e rimova il pericolo, che voi le suscitate, degli stranieri! Quanto a noi, amiamo la patria comune più che noi stessi. Noi non raccoglieremo quel guanto. Noi non resisteremo pei nostri diritti perchè la resistenza sarebbe cominciamento di guerra civile, e la guerra civile, colpevole sempre, lo sarebbe doppiamente oggi che lo straniero invade tuttora le nostre contrade. Ma i nostri concittadini ci terranno, noi lo sappiamo, conto del sacrificio.
      A noi basta per ora, o signori, protestare solennemente in faccia all'Italia e all'Europa e a quiete della nostra coscienza. Il buon senso della nazione e l'avvenire faranno il resto
      .
     
      Così, la parte repubblicana, ingannata con false promesse, aggirata per lunga pezza dal contegno gesuiticamente amichevole del governo provvisorio, poi perseguitata d'accuse villane, di stolte minaccie e di perfide insinuazioni diffuse tra il popolo, e tradita a un tratto nelle sue più care speranze da un decreto che alla libera, solenne, pacifica discussione d'una Costituente dopo la vittoria sostituiva una muta votazione su registri e, pendente la spada di Damocle sulla testa ai votanti, rispondeva parole di dignitosa e severa mestizia ai violatori della pubblica fede, pur dichiarando di non volere, per amore di quella concordia che essi soli avevano, tacendo, serbata sino al 12 maggio, raccogliere il guanto - la plebe dei moderati, irritata, arse in Genova quella protesta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Italia Italia Europa Costituente Damocle Genova