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      Mancavano ad essi, fin da quando usurpavano la direzione del moto, i diritti che danno all'altrui fiducia le forti radicate credenze: si dichiaravano uomini d'OPPORTUNITÀ, di transazioni a tempo, di menzogne che diceano utili. Mancano oggi anche i pretesti che potevano, anni sono, desumersi ai loro metodi dalle condizioni europee.
      Le condizioni europee sono da due anni visibilmente, innegabilmente mutate. La questione ferveva un tempo fra il dispotismo e la monarchia temperata; freme in oggi fra la monarchia e il principato. Grido repubblicano sarà, da dove che sorga, il primo grido rivoluzionario. Alla rivoluzione italiana, se intende a farsi forte d'alleanza col moto europeo, è dunque forza d'essere repubblicana. Tutte le utopie moderate non daranno un solo amico nè scemeranno un nemico alla causa italiana.
      In Italia, caduto Pio IX, caduto Carlo Alberto, e dopo la parola escita da Roma, non esiste più nè può esistere, giova ripeterlo, che un solo partito: il PARTITO NAZIONALE.
      E la fede politica di questo partito nazionale si compendia nei pochi seguenti principî:
      L'Italia vuole esser NAZIONE: per sè e per altrui: per diritto e dovere; diritto di vita collettiva, d'educazione collettiva - dovere verso l'umanità, nella quale essa ha una missione da compiere, verità da promulgare, idee da diffondere.
      L'Italia vuole essere nazione una: una, non d'unità napoleonica, non d'esagerato concentramento amministrativo che cancelli a beneficio d'una metropoli e d'un governo la libertà delle membra; ma di unità di patto, d'assemblea interprete del patto, di relazioni internazionali, di eserciti, di codici, d'educazione, armonizzata coll'esistenza di regioni circoscritte da caratteristiche locali e tradizionali e colla vita di grandi e forti comuni, partecipanti quanto più è possibile coll'elezione al potere e dotati di tutte le forze necessarie a raggiunger l'intento dell'associazione e il cui difetto li rende oggidì impotenti o necessariamente servi al governo centrale.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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