Pagina (884/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se indugiammo a rispondere alla vostra nota del 26, vogliate considerare ch'essa non conteneva proposte in nome della Francia, nè discuteva le nostre.
      Abbiamo esaminato accuratamente il vostro progetto; ed ecco quali modificazioni vi proponiamo. Esse riguardano più assai la forma che non la sostanza.
      Noi potremmo svolgere lungamente le cagioni dei mutamenti che proponiamo; mutamenti, vogliate crederlo, signore, richiesti, non solamente dal mandato trasmessoci dall'Assemblea, ma dal voto esplicito del nostro popolo contro il quale nessuna convenzione sarebbe possibile; ma il tempo stringe e ci è forza rinunziare ai particolari. E preferiamo inoltre affidarci, per supplire a questa omissione, alla vostra lealtà e al favore con cui sovente guardaste alla nostra causa e a' suoi fati. La nostra, signore, non è nè può essere diplomazia; è una chiamata di popolo a popolo, libera e cordiale, senza minaccia come senza pensiero segreto. Più d'ogni altra nazione, la Francia è capace d'ascoltarla e d'intenderla.
      La condizione anormale di cose esistente fra la repubblica francese e noi riescirebbe, prolungandosi, segnatamente dopo la dichiarazione della vostra Assemblea e le recenti manifestazioni del popolo francese a nostro riguardo, inconcepibile. E la proposta che tende a far sì che cessi v'è inviata da noi, signore, con tutta la potenza di convincimento e di desiderio che vive in noi. Abbiatela sacra, però che essa compendia la fede incrollabile ai fervidi desiderî d'un popolo, piccolo per numero ma prode e leale, che ricorda i suoi padri e ciò che compirono sulla terra e che, combattendo oggi per una causa sacra, quella dell'indipendenza e della libertà, è irrevocabilmente deciso a imitarli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Francia Assemblea Francia Assemblea