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      Ho taciuto talora: non mai mentito: perchč mentirei e per chi? Per quel tanto di vita individuale che m'avanza dalle sciagure e dagli anni, non temo nč spero, se non da chi mi ama. E il trionfo della bandiera che io seguo m'appare, in un tempo incerto, non lungo, infallibile; nč sento quindi la tentazione d'agevolarlo coll'arti gesuitiche della menzogna.
     
     
     
      II.
     
      Credo, nella sfera dei principî, ogni giudizio di morte - se applicato dalla societā o dall'individuo non monta - delitto; se n'avessi potere, stimerei debito mio abolirne la facoltā. Non ch'io creda, come altri, la vita sacra e inviolabile: la santitā della vita non comincia coi moti organici o coll'agitarsi d'una esistenza fisiologica che abbiamo comune cogli animali; bensė coi doveri compiti, coll'intelletto della missione della vita stessa; e finchč sarā santa la guerra per la libertā della Patria, o la protezione armata del debole contro il tiranno potente che lo calpesta, o la difesa a ogni patto del fratello su cui pende il ferro dell'assassino, l'inviolabilitā assoluta della vita č menzogna. Ma noi tutti, societā e individui, abbiamo, dalla missione della madre fino a quella del legislatore, un primo e sommo dovere: educare, sviluppare per quanto č in noi, tentarlo almeno, i germi di progresso che Dio ha messo nel core di ogni uomo. E non s'educa spegnendo. Inoltre, l'infallibilitā non č retaggio di giudizî umani; e per uomini, non ciarlatori di moralitā, ma morali, il solo pensiero che un innocente puō essere quando che sia gettato al carnefice col marchio del colpevole in fronte, dovrebbe bastare a rovesciare per sempre la feroce instituzione del patibolo.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Patria Dio