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      Veggo tra i vostri sostenitori e tra quei ch'or gridano, commossi in visita, contro l'inventata teoria del pugnale, uomini che s'avvolgevano faccendieri, prima del 1848, fra le mene della Carboneria. E l'uso del pugnale vendicatore era sancito dai giuramenti e da giudizi solenni nella Carboneria. Ma la GIOVINE ITALIA, che voi tentate infamare col nome di setta, e che prima osò piantare apertamente, con libri e giornali, la bandiera dell'unità repubblicana d'Italia in faccia a' suoi oppressori, bandiva il pugnale, e non condannava lo spergiuro fuorchè all'abominio dei suoi fratelli. L'Associazione non ebbe condanne mai, se non d'esclusione. Mutammo nome, non instituti nè fede. A voi non riuscirebbe trovare una sola delle nostre pubblicazioni, dal 1831 sino al mese in cui scrivo, contenenti dottrine dissimili da questa mia. Ond'è che, quando non vi giovi, con credulità d'idiota, accogliere siccome storia accuse come quella di Rodez(286)) smentite da' tribunali, e le novelle delle quali s'ingemmano tratto tratto le gazzette cattoliche, voi, deplorando che per noi si torcesse nel 1849 la nostra dottrina alla santificazione del pugnale, avete detto, sciente, il falso: siete peggio che stolido, o calunniatore.
      Stolto e calunniatore foste di certo ad un tempo, quando, a carpire un voto di concessione obbrobriosa, dichiaraste alla facile Camera che si minacciava per noi la vita di Vittorio Emanuele. Se la vita di Vittorio Emanuele fosse minacciata davvero, non la proteggerebbero le vostre leggi.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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