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      Sapete come fu dai vostri ricusata l'iniziativa che il popolo di Milano offriva di assumersi poco prima della guerra, quando gli Austriaci erano tuttavia pochi e potevano cogliersi alla sprovveduta? Sapete come alla Sicilia, ordinata a insorgere e irrequieta per gl'indugī durante la guerra, fu detto: no; attendete il cenno; e il cenno, per arcane ragioni, non andņ mai? L'insurrezione del Sud, fervente la battaglia al Nord, fondava d'un getto l'unitą del moto; fondava, in vostro nome, l'Unitą dell'Italia: e nessuno, tra i maneggiatori che vi s'agitavano intorno, voleva o s'attentava di voler l'Unitą. Intanto questo povero Popolo s'addottrinava a non credere in sč, a perdere ogni virtł iniziatrice, ad aspettar salute, non dal proprio furore, ma solamente dai battaglioni ordinati, dalle artiglierie e dai Generali in capo. E ne vedemmo gli effetti. Ma se, dall'inerzia di molti e dalle titubanze di tutti, Voi desumeste, Sire, che questo Popolo non ha in serbo altra vita da quella infuori che rivelava negli ultimi mesi, mostrereste di non conoscerne la natura nč la storia, e d'aver dimenticato i fatti d'undici e di dieci anni addietro. Le manifestazioni della vita d'un popolo stanno in ragione dell'intento che gli si propone, e dell'audacia dei capi che lo dirigono.
      Sire, non bisogna dimenticarlo: Voi non v'affratellaste col Popolo d'Italia, nč lo chiamaste ad affratellarsi con Voi. Sedotto dalla trista politica d'un ministro, che antepose l'arti di Lodovico il Moro alla parte di rigeneratore, Voi rifiutaste il braccio del nostro Popolo, e chiamaste, senza bisogno, in un'ora infausta, alleate ad una impresa liberatrice l'armi d'un tiranno straniero; senza bisogno, dico, perchč se voi dicevate ai Lombardo-Veneti d'insorgere subitamente, quando l'Austria era, in Italia, debole e improvvida, e vi tenevate apparecchiato a seguire, i Lombardo-Veneti riconquistavano senz'altro la terra loro fra l'Alpi e il mare, e a Voi non rimaneva, per vincer la guerra, che correre, sprezzando gli avanzi nemici appiattati nelle fortezze, sui gioghi del Tirolo e dell'Alto Veneto.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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