Pagina (1302/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gli stessi fati s'apprestano all'Inghilterra, s'essa persiste a cancellare nella sua politica esterna quel culto al principio di Libertà che la fece potente e inspira tuttavia la sua vita interna.
      Per noi - ed è la dottrina dei nostri Grandi da Dante in poi - ogni essere, individuale o collettivo, ha un fine, e il fine ch'è parte del Disegno divino regna sovrano: l'esistenza di quel fine genera il dovere di raggiungerlo, di tentarlo almeno. La vita è una missione. Il compimento più o meno continuo, più o meno potente della missione costituisce il merito e quindi il progresso della vita.
      L'Umanità ha un fine: scoperta progressiva della Legga Morale e incarnazione di quella Legge nei fatti. Il mezzo, il metodo, per raggiungere quel fine, è l'Associazione: l'associazione, progressiva anch'essa, delle facoltà e delle forze umane, la comunione più e più vasta, più e più intensa d'ogni vita coll'altre vite, l'amore trasfuso nella realtà. Quando tutti i figli di Dio saranno liberi, eguali e affratellati in una fede comune di pensieri e d'opere, e la coscienza della Legge splenderà in ogni vita come splende il sole in ogni goccia di rugiada diffusa sui fiori dei campi, il fine sarà raggiunto. L'Umanità trasformata ne intravederà un altro.
      Le Nazioni sono gli individui dell'Umanità: tutte devono lavorare alla conquista del fine comune: ciascuna a seconda della propria posizione geografica, delle proprie singolari attitudini, dei mezzi che sono ad essa naturalmente forniti. L'insieme di queste condizioni costituisce per essa un fine speciale da raggiungersi sulla direzione del fine comune.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Inghilterra Libertà Grandi Dante Disegno Umanità Legga Morale Legge Associazione Dio Legge Umanità Nazioni Umanità