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      Ateismo trasportato nella vita internazionale o deificazione, se vuolsi, dall'egoismo, quella teorica, la cui suprema formola fu data in Francia da un uomo di stato monarchico colle parole: chacun chez soi, chacun pour soi, tocca gli estremi dell'immoralità e dell'assurdo: se accettata da tutti, sottrarrebbe una delle più potenti leve al Progresso che la Storia ci addita compìto quasi sempre con atti d'intervento; se praticata, com'è attualmente, dagli uni e non dagli altri, schiude l'adito a chi vuol fare trionfare inique pretese e sa di non dover temere che alcuno, in nome dell'eterna Giustizia, gli contenda la via. La Nazione che s'assumesse di costituirla norma generalmente regolatrice delle relazioni internazionali si condannerebbe a guerra perpetuamente rinascente con quanti ricuserebbero d'accettarla: limitandosi a proclamarla per sè, abdicherebbe la metà della propria vita, perderebbe la stima e l'amore dei popoli e non si sottrarrebbe alla necessità della guerra. Il grido di pace a ogni patto inalzato in Inghilterra da tutta una scuola influente, alla quale erano capi Cobden e Bright, confortò la Russia ad osare e determinò in gran parte la guerra della Crimea.
      Il sangue di tutti i martiri, popoli o individui, che intervennero santamente e santamente morirono a pro del Giusto e del Vero al di là della loro terra nativa, solleva una eterna protesta contro questa fredda, abjetta, codarda dottrina, che per noi credenti è bestemmia contro il DOVERE e indizio innegabile dell'assenza e della necessità d'una fede.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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