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      Così è caduta la Francia. Così cadrà ogni popolo al quale il materialismo insegni che gioire e vincer gli ostacoli ai godimenti son norma alla vita. Così non cada, appena nata, l'Italia!
      La nostra bandiera, o giovani, è santa come se ci fosse affidata da Dio pel compimento del suo disegno sull'Umanità, o non è che misera insegna di risse civili e di passioni suscitate nell'anima nostra dall'egoismo sotto qualunque nome si celi. Custoditela santamente, come custodireste l'onore della madre vostra. Circondatela, incontaminati, incontaminata, di forti e pure opere, di forti e puri pensieri, tanto che il mondo vegga la virtù moralizzatrice ch'è in essa. Non la macchiate d'un solo pensiero di vendetta, non l'appannate d'un solo alito d'egoismo. Voi dovete esser migliori di quei che v'avversano e, dove nol siate, credete a me e all'insegnamento dei fatti, non vincerete. Non adorate la forza, il coraggio, l'orgoglio della vittoria per ciò che hanno di splendido in sè: adorate l'idea, della quale forza, coraggio, vittoria hanno ad essere strumenti e senza la quale la forza si trasforma in violenza brutale, il coraggio è dote sterile d'organismo, la vittoria è supremazia inefficace di fratelli sopra fratelli. Non rievocate dagli esempî stranieri ricordi d'un terrore che ha infamato la libertà, o nomi d'uomini che mutarono in concetto d'odio un concetto d'amore e spianarono con quel mutamento le vie a nuove tirannidi: la vostra storia vi porge ricordi e nomi migliori, e in verità la memoria dell'ultimo fra gli artigiani che posero nel 1530, senza ira e basse passioni, sostanza e vita per la libertà repubblicana di Firenze, è miglior auspicio all'impresa futura che non i nomi di Robespierre e Marat.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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