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      L'Angelo della Patria siede alla culla di quel fanciullo collettivo che domanda ammissione al consorzio civile e recherà alla Madre comune incremento di vita e nuovo vigore di pensiero e d'azione. L'emancipazione politica data ai quattro milioni d'operaî dell'industria manifatturiera e ai nove milioni d'agricoltori li svierà, colla coscienza d'una nuova e degna missione da compiere, da molte funeste abitudini, sopirà ogni fiamma di discordia tra classe e classe, allontanerà ogni cagione di subiti e pericolosi rivolgimenti e trarrà dal loro intelletto oggi muto nuovo alimento al deposito collettivo d'inspirazioni e d'idee che forma la tradizione italiana. L'Educazione e la loro partecipazione progressiva a seconda delle opere nei prodotti del Lavoro, accresceranno la quantità e la qualità della produzione, conquisteranno ad essa il tempo oggi speso nell'invigilare, sopprimeranno la necessità d'una moltitudine d'agenti improduttivi intermedî. E ogni passo dato innanzi, sulla via dell'Eguaglianza e del Progresso, da quei milioni è un passo verso quell'unità morale della Famiglia italiana e per essa dell'Umanità, ch'è il nostro ideale e sorgente di tutti i nostri doveri.
      Voi dovreste salutare con gioja di fratelli questo moto ascendente delle Classi artigiane e vergognarvi d'aver aspettato che la paura vi insegnasse a intenderne l'importanza.
      E il problema è studiato: studiato, da ormai mezzo secolo, quanto basta perchè sian noti i vizî che affliggono le Classi artigiane e i primi rimedî coi quali dovrebbe iniziarsi la loro emancipazione.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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