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      Ma riconfermato il Patto di fratellanza e compite queste due dichiarazioni, l'una delle quali vi separa dal male, l'altra inanella i vostri ai fati d'Italia, l'ordinamento interno avrà, spero, tutte le vostre cure.
      Quell'ordinamento è cosa vostra e farete pel meglio. Ma se mi concedeste di sottomettervi anche su quello alcuni suggerimenti, vi direi:
      Costituite in Roma una Commissione direttiva centrale composta di cinque operaî tra i migliori dei vostri: siate nella scelta indipendenti da ogni considerazione che non sia di virtù morale e capacità.
      Determinate per essi uno stipendio mensile. Ogni opera vuole essere retribuita. E ricordatevi che l'impianto della Commissione eletta nel Congresso di Napoli fallì perchè appunto gli individui scelti in punti diversi non trovarono modo di recarsi nella città dove dovevano raccogliersi o speranza di trovarvi immediatamente lavoro. La missione inoltre fidata ai cinque non potrà del resto conciliarsi colla necessità di lavorare per vivere.
      Eleggete un Consiglio composto di trenta o più individui scelti fra i delegati delle diverse località rappresentate nel Congresso e aderenti al Patto, ai quali sia commesso l'ufficio d'invigilare, ciascuno dalla città in cui vive, sugli atti della Commissione direttiva, e attribuite un potere d'iniziativa per proposte da farsi ad essa, quando la proposta sia inoltrata da un numero, che toccherà a voi di determinare, di consiglieri. E statuite che in ogni deliberazione d'importanza vitale per la classe operaja, la Commissione debba, convocandoli o per corrispondenza, consigliarsi con essi.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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