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      La seconda è la formola italiana: Dio e il Popolo; adottata spontaneamente dai repubblicani e consecrata dagli eroici fatti di Venezia e di Roma, nel 1849.
      Esistono, tra queste due formole, differenze radicali finora poco avvertite e nondimeno importanti.
      Le formole, se vere e destinate a vivere sulla bandiera delle nazioni, racchiudono un programma, che si svolge attraverso gli eventi per una serie di conseguenze logiche inevitabili.
      La formola francese e essenzialmente storica: ricapitola in certo modo la vita dell'Umanità nel passato, accennando, poco definitamente, al futuro. L'idea libertà fu elaborata, conquistata su scala limitata dal mondo greco-romano, dal Paganesimo, il cui problema fu l'emancipazione dell'individuo umano. L'idea eguaglianza fu elaborata e conquistata, in parte dal mondo latino-germanico, dal Cristianesimo, il cui problema, falsato verso il VII secolo dal Papato, fu la libertà per tutti, l'applicazione della conquista anteriore a tutti gli individui, la emancipazione dell'anima umana, in qualunque condizione versasse, sotto la fede nell'unità di natura. L'idea fratellanza, conseguenza inevitabile dell'unità di natura, albeggiò, traducendosi in carità, nel dogma cristiano, e scese, per breve tempo, sul terreno politico internazionale, ne' bei momenti della Rivoluzione Francese.
      La formola italiana è invece radicalmente filosofica: accettando le conquiste del passato, guarda risolutamente al futuro, e tende a definire il metodo più opportuno allo svolgimento progressivo delle facoltà umane.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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